Nata a fianco del Po, suo inseparabile compagno di viaggio, Casalmaggiore rappresenta una delle mete più interessanti della provincia cremonese. Il lento scorrere del fiume, i boschi che la circondano e gli importanti eventi storici vissuti fanno della città un romantico ensemble di natura, arte ed architettura. Indimenticabili tramonti fanno da cornice ad una città viva e stimolante che si offre ai suoi visitatori, in un itinerario turistico che da Piazza Garibaldi si snoda per le vie del centro, scoprendosi nella sua particolare bellezza ed armonia.
Per gli amanti della natura, il territorio casalasco offre inoltre numerose escursioni attraverso il Parco Golena del Po ed il Bosco dei Nascituri, dove meravigliosi scorci del Po fanno da cornice ad un importante patrimonio naturalistico.
da segnalare
SANTUARIO della BEATA VERGINE della FONTANA
Il Santuario della Beata Vergine della Fontana è situato nella campagna poco distante dal centro cittadino. Fu costruito nella seconda metà del XV secolo sul luogo dove era stata scoperta una fonte d’acqua miracolosa. All’interno possono essere ammirati affreschi del XV, XVI e XVII secolo. Nella seconda cappella di sinistra è presente la stele funeraria del pittore Francesco Mazzola, detto il Parmigianino, morto nel 1540 a Casalmaggiore, dove si era rifugiato da Parma perché perseguitato dalla giustizia. Secondo la tradizione, il Parmigianino sarebbe morto in una cascina poco distante dalla chiesa.
PARCO GOLENA del PO
Il parco interessa le aree golenali del fiume Po nei comuni di Casalmaggiore e Martignana di Po. L'aspetto vegetazionale è l'elemento caratterizzante del paesaggio. In corrispondenza degli specchi d'acqua permangono lembi residui di formazioni boschive con prevalenza di salice bianco, ontano nero e olmo, mentre le fasce più esterne sono caratterizzate da coltivazione estensive e da pioppeti.
MUSEO del BIJOU
Inaugurato nel 1986, per la sua particolare tipologia è stato inserito nella categoria dei musei specializzati di archeologia industriale; un “unicum” a livello nazionale che raccoglie, conserva e valorizza più di 20.000 oggetti prodotti dalle diverse fabbriche di Casalmaggiore tra la fine dell’Ottocento e gli anni 70 del Novecento.
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L’arco di Porta Nuova introduce nella bella piazza Matteotti, dove insistono i portici del Palazzo Comunale e l’ex edificio del Monte di Pietà.
La vecchia sede delle scuole ospita il Mu.Vi., polo museale che comprende la Galleria Civica d`Arte Contemporanea, la Biblioteca Comunale e il Museo Civico “Antonio Parazzi”. Poco distante sorge la Parrocchiale di Santa Maria Assunta del Castello, iniziata nel 1522 e profondamente modificata nel corso del XIX sec.
Al suo interno si segnalano l’affresco dipinto in Controfacciata dal Malosso e la drammatica “Deposizione” in terracotta scolpita da Agostino Fondulo. Fra le vie del ghetto ha sede l’edificio neoclassico della Sinagoga, costruita a inizio dell’Ottocento nelle immediate vicinanze della casa che ospitava l’antico tempio.
Da segnalare in zona
Il ponte di barche
Attrattiva turistica della località è lo storico "ponte in chiatte", situato dentro il Parco dell'Oglio Sud. Molto di più di un'infrastruttura stradale, ben oltre l'innegabile trascorso storico, il ponte di barche di Torre d'Oglio rappresenta il simbolo dell'identità di un territorio tanto complesso, quanto affascinante.
Costruito nel 1926, il ponte collega San Matteo delle Chiaviche (frazione del comune di Viadana) e Cesole (frazione di Marcaria), rispettivamente sponda sud e nord del fiume Oglio. Il ponte di barche è l'emblema di una zona ampia, enigmatica e intricata come quella tra Reggio Emilia, Mantova, Parma e Cremona.
Il Ponte era in passato sorvegliato e curato da pontieri, attualmente ne curano la manutenzione addetti dell'ente provinciale.
Il ponte in chiatte di Torre d'Oglio è un bene culturale di tutti, l'anima tenebrosa, misteriosa ma affascinante di un territorio che ha sedotto numerosi artisti, tra cui il regista Bernardo Bertolucci, che qui ha girato il suo Novecento. Ha fatto da sfondo anche a scene di film, come Radiofreccia di Luciano Ligabue, I promessi sposi e Don Camillo con Terence Hill che lo attraversa con una moto enduro.
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POMPONESCO
Lo splendore della piazza, circondata da imponenti portici intervallati da opere architettoniche di rilievo, testimonia la volontà di rendere il paese un simbolo della potenza dei Gonzaga. La piazza, circondata dai portici, oggi ospita il palazzo Comunale costituito da magnifiche torri, e l’ arcipretale dei Sette Fratelli Martiri, opera già esistente nel '300 e significativa per le tre grandi vetrate presenti sulla facciata. Dall’argine, si gode la vista dell’antica rocca di cui rimangono ad oggi visibili le scuderie. I percorsi naturalistici si snodano lunga la “via Alzaia” che un tempo accompagnava il Po nel suo tratto navigabile sino a Venezia, e nell’area protetta la “Garzaia”, sito di particolare interesse naturalistico, e meta di scolaresche e di visitatori alla ricerca del contatto con la natura.
da segnalare
La Garzaia di Pomponesco
A km 6 a destra viene segnalata la riserva regionale naturale lombarda detta "Garzaia di Pomponesco". Istituita nel 1998, ha una superficie di 23 ettari ed è costituita da terreni alluvionali del fiume Po, sui quali si è sviluppata una fitta vegetazione di salice bianco (Salix alba), ove si è insediata una colonia di alcune centinaia di coppie, esattamente 780 nidi, di nitticore (Nycticorax nycticorax) e di garzette (Egretta garzetta). Fra le altre specie si segnala: cavaliere d'Italia (Himantopus himantopus), pettegola (Tringa totanus) e pantana (Tringa nebularia).
È questa inoltre una zona di nidificazione di gufi; poco più avanti c'è il "porto di Pomponesco" con numerosi tipici casotti sul fiume. L'argine continua qui a ridosso del fiume con un'ampia visuale che va da Boretto, sulla sponda destra, al ponte di Guastalla; in tempi di bassa portata molte sono le spiagge di sabbia fine, un tempo usate per le colonie estive dai bambini rivieraschi.
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Sabbioneta Città Ideale
Rappresentazione pratica di un’ambizione filosofica: la città venne costruita per volere del Duca Vespasiano Gonzaga con lo scopo di concretizzare la concezione rinascimentale della Città Ideale in cui arte, architettura e impianto urbanistico rappresentano la massima espressione della classicità.
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